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Parma, da molti definita la “piccola Parigi”, con le sue numerose opere e monumenti attrae visitatori da tutto il mondo. 

Il Duomo e il Battistero col Palazzo Episcopale , affacciati su una delle più straordinarie piazze del mondo, gli affreschi del Correggio e del Parmigianino, San Giovanni e l'Antica Spezieria, la Basilica di Santa Maria della Steccata, il Teatro Regio, tempio della musica lirica, dove ancora aleggia il genio di Giuseppe Verdi, il palazzo della Pilotta, con il Teatro Farnese, la Biblioteca Palatina e la Galleria Nazionale, la Chiesa della Santissima Annunziata, la casa natale di Arturo Toscanini, il Parco Ducale, la Cittadella, i Giardini di San Paolo e tantissimi Musei fanno di Parma una città piena di cultura ed opere uniche al mondo, racchiuse in poche centinaia di metri nel centro cittadino.

 

Piazza Garibaldi, salotto della città, offre uno splendido colpo d'occhio con il Palazzo del Comune, il Palazzo del Governatore ed il monumento all'Eroe dei due Mondi.

Il Lungo Parma, con le case medievali affacciate sul torrente, resta per i Parmigiani uno spettacolo unico.

Una città da amare e in cui tornare sempre volentieri.

 

Il Duomo

La Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo) Splendido edificio in stile romanico lombardo dell'XI secolo chiude, con il Battistero del XIII secolo e il Palazzo vescovile, una delle più belle piazze d’Italia.

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L’originaria cattedrale di Santa Maria Assunta (di cui rimangono mosaici e sculture nel suggestivo Museo Diocesano) venne distrutta da un incendio tra il 1055 e il 1058, e la sua ricostruzione nelle forme attuali è databile tra il 1061 e il 1074. Venne consacrata nel 1106 da Pasquale II. Nel 1178 Benedetto Antelami ne fini l‘interno, mentre il campanile fu costruito fra il 1284 e il 1291 da Obizzo Sanvitale. La cupola di forma ottagonale è interamente dipinta dal Correggio; suoi anche gli affreschi dei pennacchi con raffigurati i patroni della città: San Giovanni Battista, Sant'Ilario di Poitiers e San Bernardo degli Uberti. Nel giugno 1834 papa Gregorio XVI l'ha elevata al rango di basilica minore.

 

Il Battistero

La costruzione, iniziata nel 1196 e terminata nel 1270 venne affidato a Benedetto Antelami a cui si deve buona parte dell’apparato decorativo esterno e le sculture del ciclod ei mesi dell’interno

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L’edificio, di gusto romanico con influssi gotici, in marmo rosa di Verona, ha pianta ottagonale per richiamare simbolicamente l’ottavo giorno, della resurrezione e della vita eterna. L'interno è scandito da 16 arcate che suddividono le pareti nicchie, ed è interamente decorato da affreschi devozionali del XIII e XIV secolo. La volta, il più grande apparato iconografico unitario del XIII secolo, raffigura i profeti, gli apostoli e la figura di Cristo in trono sovrastato dalla Gerusalemme celeste. Il grande fonte battesimale, pure in marmo rosa di Verona, riprende la forma ottagonale. Sulle balaustre del primo ordine di logge è collocato il ciclo dei mesi, scolpito da Benedetto Antelami, forse in origine destinato a decorare un portale, uno dei capolavori, con la Deposizione collocata in Cattedrale, della scultura medievale.

 

L'Abbazia di San Giovanni 

Venne fondata nel 980 d.C. e la contigua chiesa di gusto rinascimentale venne eretta fra il 1510 e il 1519 su progetto dell’architetto Bernardino Zaccagni. La facciata marmorea della chiesa fu disegnata nel 1603 da Simone Moschino in stile tardo manierista e completata nel 1607 da Giovan Battista Carrà detto il Bissone. Il campanile, probabilmente opera di Giovanni Battista Magnani, fu aggiunto nel 1613. Con un'altezza di 75 metri è il più alto di Parma

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All'interno si trovano opere del Correggio (fra cui l’impareggiabile cupola) e del Parmigianino. L’abside era stata decorata in origine dall'Incoronazione della Vergine del Correggio un cui frammento strappato è oggi conservato in Galleria nazionale. Le prime notizie sull'esistenza di una spezieria nel complesso abbaziale di San Giovanni Evangelista risalgono al 1201, ma la sua fondazione potrebbe essere anche precedente e legata alla stessa fondazione del monastero. Quattro sale compongono l'Antica Spezieria: la sala del fuoco (per la presenza del camino), quella dei mortai (con raffigurazioni dei medici dell'antichità), quella delle Sirene (con le rappresentazioni dei medici parmensi) e il laboratorio, con un pozzo e l'ingresso alla cantina. Le sale, arredate con scaffali originali in legno intagliato, conservano vasi da farmacia, antichi mortai, bilance, pesi e altri strumenti per la fabbricazione di farmaci.

 

La Steccata

La sua costruzione, in stile rinascimentale e barocco curata dagli architetti Bernardino e Giovan Francesco Zaccagni e Antonio da Sangallo il Giovane, ha inizio nel 1521 e termina nel 1539. L’imponente santuario sorse per accogliere un’immagine miracolosa della Vergine dipinta su un muro e protetta, in origine, da uno steccato. Dal 1718 è sede dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio. Nel 2008 è stata elevata al rango di Basilica minore.

Basilica di Santa Maria della Steccata  Particolare delle statue decorative della Basilica di Santa Maria della Steccata  Scorcio della Basilica di Santa Maria della Steccata

All'interno la chiesa è arricchita da dipinti e affreschi di scuola parmense, Parmigianino, Michelangelo Anselmi e Bernardino Gatti. Vi si trova anche la cripta voluta dalla Duchessa Maria Luisa D'Austria nel 1823 per conservare i resti dei Duchi del casato Farnese e Borbone (le ceneri vennero trasferite dalla chiesa di Santa Maria del Tempio). Un autentico gioiello dell’ebanisteria è la Sagrestia nobile, in legno intagliato e il Museo della Basilica offre importanti testimonianze di arte sacra e della storia dell’Ordine cavalleresco che vi ha sede.

 

Teatro Regio

Il Teatro Regio di Parma è uno dei più importanti teatri di tradizione operistica italiani.
Eretto a partire dal 1821 per volere dalla duchessa Maria Luigia, su progetto dell'architetto Nicola Bettoli, venne inaugurato nel 1829 e poteva contenere in origine 1800 posti (ora 1092).

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Situato nel cuore della città, è sede di rappresentazioni operistiche, concerti e balletti che si susseguono durante l'arco dell'anno.

 

Palazzo della Pilotta

Il Palazzo della Pilotta, deve il nome al gioco della pelota basca, praticato dai soldati spagnoli nel cortile del Guazzatoio, originariamente detto appunto della pelota e venne costruito a partire dal 1580, durante gli ultimi anni del ducato di Ottavio Farnese.

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  • Museo archeologico nazionale di Parma
  • Istituto d'Arte Paolo Toschi
  • Biblioteca Palatina
  • Museo Bodoniano
  • Teatro Farnese
  • Galleria Nazionale di Parma

 

La Cittadella

La Cittadella è una fortezza militare pentagonale iniziata intorno al 1591 dal duca Alessandro Farnese e terminata nel 1599 dal duca Ranuccio Farnese. Dotata di bastioni e fossati non servì mai per difendere la città da aggressioni esterne e finì con l’essere utilizzata come caserma e come prigione e luogo di esecuzioni capitali.

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Dopo la Seconda Guerra mondiale, la cittadella è divenuta un parco pubblico con giochi per bambini, spazi per lo sport all’aria aperta (meta preferita dei marciatori) e luogo di incontro per gli anziani.

Parco Ducale

La sua costruzione si deve ad Ottavio Farnese, che diede mandato all'architetto Giovanni Boscoli nel 1561 di costruire una nuova dimora per i duchi di Parma circondata da un vasto giardino. Nel 1690 il Duca Ranuccio Farnese in occasione delle nozze del figlio, Odoardo Farnese, fece scavare la grande peschiera.

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Nel Settecento, sotto il governo dei Borbone, il parco venne trasformato secondo il gusto francese dall’architetto di Corte Ennemond Alexandre Petitot e dal progettista di giardini Contant D’Ivry, abbellendolo con le sculture di Giambattista Boudard. Nel 1816 la duchessa Maria Luigia, fece ridisegnare il giardino aggiungendo un frutteto. Nel 1927, per interessamento di Glauco Lombardi, venne collocata al centro della peschiera, su di un isolotto, la fontana ideata nel 1712 da Giuliano Mozzani chiamata Fontana del Trianon proveniente dal parco della Villa di Colorno. Ora il Parco Ducale è il polmone verde della città; coi suoi 3.2 km di viali è meta di sportivi e di anziani che trascorrono il tempo all'ombra di piante secolari. In uno spazio decentrato si trova anche un piccolo spazio per bambini allestito con altalene, scivolo‚ giostrine ed un simpatico trenino elettrico. Nel periodo compreso‚ tra la primavera e l’estate‚ è possibile noleggiare‚ uno strano mezzo a tre ruote chiamato dai locali il "Grillo”: qui i bambini si possono divertire in una “isola felice” senza traffico in pieno centro cittadino.

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